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Poco prima delle celebri lezioni su Hegel, che lo consacrarono tra i massimi pensatori del XX secolo, Kojève coltivò con passione e rigore lo studio della fisica quantistica. Redatto fra il 1931 e il 1932, "L'idea di determinismo" si situa immediatamente a ridosso di quei «trent'anni che sconvolsero la fisica» e rappresenta la più ricca testimonianza degli interessi epistemologici e scientifici di Kojève. Esso ci offre non solo la lucida analisi di un problema capitale del pensiero filosofico-scientifico, ma anche l'opportunità di vedere una delle menti più brillanti e originali del mondo moderno alle prese con la natura sconcertante e paradossale dei fenomeni quantistici. E da questa prospettiva privilegiata ci introduce nel vivo di quell'intenso dibattito ermeneutico, iniziato con il quinto congresso Solvay (1927), su fondamentali questioni che, dopo circa un secolo, permangono quasi immutate - a dispetto degli impressionanti sviluppi sperimentali e tecnologici promossi dalla fisica quantistica e della precisione delle sue previsioni teoriche.